La metodologia utilizzata dal Comitato Potenza Ovest viene estesa alla comunità di Bucaletto, avviando un primo raccordo operativo con tutte le zone rurali di Potenza.
L’intervento sarà graduale, la prima fase è il censimento di tutta la popolazione che risiede nei prefabbricati. A tal fine è necessaria una verifica con i servizi sociali del Comune di Potenza, per valutare la possibilità di una condivisione dell’iniziativa.
In questo modo è possibile determinare con esattezza la tipologia di cittadini che abitano in quella zona, la stessa azione sarà fatta per le contrade (Dragonara, Giarrossa, Cerreta, etc. ) del Comitato Potenza Ovest e per tutti i quartieri del nostro Comune.
L’adesione spontanea da parte dei cittadini residenti, consente di Istituire l’Assemblea locale degli abitati, un nuovo organismo consultivo territoriale, superando il modello dei comitati di quartiere e fornendo alla popolazioni gli strumenti operativi da utilizzare.
Ogni Assemblea del rione/quartiere, che sia stata formalmente Istituita dal Consiglio Comunale, viene demandata a svolgere le funzioni di organismo micro-territoriale per il controllo e monitoraggio della salute del proprio habitat.
Le singole comunità devono comprendere l’importanza di stare insieme, il valore aggiunto di mettere a fattore comune i propri saperi, al fine di affrontare meglio le criticità che inibiscono lo sviluppo del nostro territorio.
In sintesi, fornire agli amministratori locali una fotografia precisa del territorio con tutti i possibili dettagli. In tal modo si sottraggono alla politica gli alibi legati alla non conoscenza dell’area interessata invitandola a definire una scala di priorità relativa alle criticità rappresentate.
Basti immaginare l’assenza di un piano comunale delle infrastrutture necessarie, quali le reti idriche, fognarie, elettriche, telefoniche e stradali, oltre i servizi minimi.
In un mutato contesto di minori finanze per le casse comunali, si aprono numerose opportunità di individuare nuovi sistemi di gestione autonoma dei servizi essenziali con costi molto minori per la nostra collettività e ritorni occupazionali per il lavoro creato, unica finalità dell’intervento.
Questo risultato può essere realizzato solo con lo stimolo della comunità locale a predisporre progetti e candidarli a finanziamento, piuttosto che attivare nuovi servizi per il mercato target, anche seguendo i programmi strategici avviati.
In funzione della tipologia di servizi e prodotti che si intendono attivare, l’indirizzo strategico è di favorire la nascita di cooperative sociali del territorio, che si occupano delle funzioni demandate dal Consiglio Comunale.
Le modalità per raggiungere il risultato sono definite, in prima istanza, dall’Assemblea dei cittadini di Bucaletto, che elegge il proprio Presidente con il metodo delle Primarie rivolte a tutti i cittadini iscritti al nuovo organismo consultivo, riconosciuto dal Consiglio Comunale.
L’attuale stato di anarchia politica rappresenta una opportunità formidabile per promuovere una nuova modalità di selezione della classe politica in grado di offrire nel futuro una evoluzione positiva anche dell’organizzazione dei partiti
Premiare e valorizzare il merito delle nostre risorse umane aiuta a focalizzare prima e meglio le questioni strategiche da affrontare per il nostro territorio.
Un tema prioritario da affrontare è il lavoro, gli attuali strumenti mostrano i propri limiti, sia in termini di dati utili (indice disoccupazione locale), sia di risultati conseguiti, una riforma comunale del lavoro è necessaria, un nuovo metodo per far incontrare la domanda e l’offerta di lavoro.
La mancanza di indici specifici dell’offerta di lavoro disponibile non consente neanche di ipotizzare quali sono le professionalità disponibili, come pure l’assenza di conoscenza della domanda di lavoro, non consente sempre di fornire una risposta locale.
Per domanda di lavoro, bisogna intendere tutte quelle attività quotidiane che necessitano di fornitori esterni, pensiamo al cibo, tutti dobbiamo mangiare, ma non c’è alcuna azione specifica per sostenere i nostri produttori alimentari, tramite la nostra micro economia.
La nostra azione è finalizzata a pianificare uno sviluppo armonico della nostra comunità, con specifici programmi operativi, generando una sana competizione fra le differenti zone della nostra città, che si aprono al confronto, pur nelle diverse emergenze, per giungere alla definizione di una sintesi.
Un’amministrazione comunale, attenta e scrupolosa, dovrebbe porre tra le priorità la capacità di offrire una risposta al tema dello sviluppo armonico prevedendo magari delle agevolazioni e/o sgravi fiscali ai cittadini che acquistano i prodotti e servizi del territorio, rilanciando un sano protezionismo locale.
Il medesimo principio è possibile estenderlo anche ad altre necessità, utilizzando la leva dell’Albo comunale di riferimento, ad esempio, si possono definire gli standard minimi da garantire, per essere inseriti nei programmi di sviluppo comunale attivati.
Un altro tema strategico è il controllo e il monitoraggio del territorio.
Dobbiamo considerare le forme di inquinamento presenti sul territorio di Potenza e la cittadella di Bucaletto non si è fatta mancare niente, dall’amianto dei prefabbricati alla Siderurgica, da una centrale elettrica, seppur piccola, ad una discarica e per concludere come la ciliegina sulla torta: un inceneritore chiuso.
Questi elementi ci inducono a presupporre che Bucaletto è la zona maggiormente esposta a fattori inquinanti. Anche in questo caso, purtroppo, non disponiamo degli indici di salute delle zone di Potenza a causa della mancata attivazione di specifiche politiche comunali in tema ambientale.
Questa carenza non ci consente di individuare le criticità ambientali maggiori, la qualità del territorio che ci circonda, la qualità ambientale in cui viviamo, la qualità dei prodotti agroalimentari disponibili.
Pertanto, bisogna anche riconsiderare alcune posizioni, rispetto ai fattori di inquinamento presenti e verificare se le azioni introdotte hanno portato alla diminuzione dei valori, i numeri sono numeri.
Siamo contenti che il Presidente Pittella ha sbloccato questo importante finanziamento per la comunità di Bucaletto, ma non faremo bene il nostro incarico, se non riusciamo a stimolare la popolazione nell’esecuzione delle attività previste.
Fatto salvo il ragionamento dell’offerta e delle domande, possibile che nella vostra zona non ci sono professionalità per l’edilizia ? a questo risultato dobbiamo arrivare ! se siamo bravi ci arriviamo prima degli altri e, quindi, diventiamo il sistema di quel settore.
Il Consiglio Comunale di Potenza, vista l’inerzia atavica nel riuscire a fornire specifici indirizzi politici alla Giunta, ma anche alla cittadinanza, fatti salvi gli oggettivi risultati raggiunti in alcuni ambiti, avvia una nuova stagione di coinvolgimento diretto dei cittadini.
Appare ovvia la necessità di risorse umane, senza tralasciare il non trascurabile dettaglio delle competenze e si alla fine, stringi, stringi, come ti giri e ti volti servono, anche per molte attività banali, figuriamoci per offrire un supporto tecnico specialistico.
L’ultimo secolo ha beneficiato di un modello di sviluppo fortemente sbilanciato sull’industria, con le catene di montaggio e diversi danni ambientali ereditati dal territorio, prendiamo due esempi significativi, l’ex suinicola lucana e la vivalat, che ne sarà di loro ? la comunità deve esprimersi, non una parte, ma tutti i soggetti aventi diritto.
Il nostro esserci adagiati su situazioni di comodo ha inibito il proliferare di una coscienza critica e costruttiva. continuiamo a fare le cose del passato e così non riusciamo a cogliere le opportunità che ci offrono i tempi moderni, ogni comunità ha la sua eldorado, il suo filone di ricchezza.
L’esatta individuazione dei servizi essenziali dei cittadini, consente di creare le “catene di montaggio innovative” di tutto ciò che ci serve per il raggiungimento dell’obiettivo.
La cassetta degli attrezzi è stata ben definita, con programmi operativi specifici, ognuno con gradi di sviluppo differente, che saranno presentati come nostra proposta per il rilancio del Centro Storico e del brand Potenza, inteso come massima applicazione del territorio sui temi strategici su cui intervenire per l’ottimale funzionamento della nostra comunità.
Soltanto in questo modo esercitiamo il ruolo di leadership del capoluogo della Regione Basilicata, avviando il confronto con gli altri Comuni e generando lavoro per i nostri ragazzi.
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